mercoledì 30 aprile 2008

L'altruismo e l'amore

Vi riporto il seguente video e la storiella sull'altruismo che ho trovato nel Blog di Alessio, un blog che leggo spesso e apprezzo molto.



Questo video mi ha dato grandi emozioni, ci fà vedere come la società ci distrae dalle cose belle, come la società ci fà perdere di vista le cose belle, le cose che regalano serenità, sorrisi e buon'umore, come può essere un abbraccio.

La società, questa società di oggi, ci divide (scissione in greco si dice "diabolé"), crea barriere tra gli uomini, crea rivalità, crea antagonismo, ci fà vedere il prossimo come un potenziale nemico.

La società ci dice che bisogna essere migliori, bisogna avere più soldi, bisogna dimostrare al prossimo (chissà cosa poi), bisogna nascondere gli aspetti negativi, bisogna essere più belli, bisogna essere più magri, bisogna essere più forti, bisogna essere perfetti.

La società ci mette nella condizione in cui di fronte alla gratuità di un abbraccio, a un così semplice ma potente gesto, l'uomo sembra dover vincere una barriera invisibile.

La società ci fà sentire parte di un qualcosa di più grande di noi, ma allo stesso tempo ci allontana dall'altro, e chi è l'altro se non una piccola parte della società?

Dobbiamo capire che l'altro sono io (io sono l'altro per te che stai leggendo), dobbiamo riscoprire che la felicità viene dalle piccole cose.

Le cose veramente belle e che danno felicità sono sempre gratuite, quelle che si comprano possono al più dare piacere, non certo la felicità, stanne pur certo.

Peccato che le cose che regalano la felicità sono troppo difficili da trovare, si nascondono dietro la banalità.

Vi riporto ora la storiella sull'altruismo, bellissima anch'essa, lascio a voi i commenti.


Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:

Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno.
Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Aprì una delle due e gli permise di guardare all'interno.

Al centro della stanza, c'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.

Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato.

Avevano tutti con l'aria affamata.

Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.

Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un pò, ma poichè il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca.

Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.

Dio disse: Hai appena visto l'Inferno.

Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì.

la scena che l'uomo vide era identica alla precedente.

C'era la grande tavola rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso che gli fece ancora venire l'acquolina.

Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.

Questa volta, però, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo.

Il sant'uomo disse a Dio: Non capisco!

E' semplice, rispose Dio, dipende solo da un'abilità.

Essi hanno appreso a nutrirsi gli uni gli altri mentre gli altri non pensano che a loro stessi.

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