domenica 13 aprile 2008

La grandezza infinita della vita e i limiti della scienza

Guardare la realtà solo attraverso la lente della scienza è fare come l’ubriaco di Mullah Nasruddin, il mistico,mitico protagonista di tante belle, ironiche storie, originariamente mediorientali, ma ormai entrate a far parte della cultura popolare asiatica. L’uomo, dopo aver passato la serata a bere con gli amici, si accorge rientrando di aver perso la chiave di casa e si mette a cercarla nel fascio di luce dell’unico lampione lungo la strada. “Perché proprio lì” gli chiede un passante. “Perché è l’unico posto in cui riesco a vedere qualcosa”, risponde l’ubriaco.


Così è la scienza, un grandissimo strumento che permette all'uomo di investigare e comprendere meglio la natura, ma presenta una sua limitatezza di investigazione.

Vi racconterò un'altra storiella, una vecchia storia indiana che possa rendervi l'idea di come la scienza possa sicuramente illuminarci, ma ha la limitatezza di non poter vedere il tutto nel suo insieme (e così facendo si incorrerà sicuramente in un errore, è la fisica quantistica ad affermarlo, vi posterò nei prossimi giorni altre informazioni collegate a questo aspetto).


I cinque protagonisti a cui viene chiesto di descrivere un elefante sono ciechi.
Il primo cieco si avvicina all'animale e gli tocca le gambe: "l'elefante è come un tempio e queste sono le colonne", dice.
Il secondo tocca la proboscide e dice che l'elefante è come un serpente.
Il terzo cieco tocca la pancia del pachiderma e sostiene che l'elefante è come una montagna.
Il quarto tocca un orecchio e dice che l'elefante è come un ventaglio.
L'utlimo cieco, annaspando, prende la coda in mano e dice: "l'elefante è come una frusta".



Come potete voi stessi notare, in ogni definizione, in ogni osservazione c'è qualcosa di giusto, in ogni definizione vi è contenuta una parziale verità, ma non possiamo certo accettare tali definizioni come Verità, da nessuna definizione esce realmente fuori ciò che è realmente l'elefante nel suo insieme.
Le branche della scienza sono molte e come ben sapete ognuna analizza e osserva la natura da un diverso punto di vista e con diversi strumenti, che seppure precisissimi sono comunque limitati.

La vita è un mistero che può essere solo percepito, l'infinito non potrà mai essere osservato e analizzato da nessuna scienza.

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