giovedì 29 maggio 2008

11 Settembre 2001. Inganno globale

Ho appena visto questo video documentario sull'11 Settembre.

Ho sempre dubitato della versione ufficiale, c'erano molte cose che avevo sentito dire e non mi convincevano affatto le balle che ci venivano dette, dopo aver visto questo video, ne sono certo, le il World Trade Center è stato distrutto dal governo americano stesso...

Non ho parole...l'unica cosa che vi consiglio è di vederlo, è abbastanza lungo ma vale decisamente la pena.



E se penso che tutto questo allo scopo di avere un collegamento con Bin Laden, per poi inventarsi che quest'ultimo avesse un collegamento con l'Iraq per poi inventarsi che l'Iraq avesse anche armi di distruzioni di massa per poi attaccarlo per avere il controllo sul petrolio e quindi che tutto questo sia stato fatto solo per soldi...beh...sono sconsolato...

Due pensieri mi sono venuti in mente guardando questo video, oltre alla pelle d'oca avuta più volte:

1 - sono certo che per le leggi della natura, gli americani pagheranno a caro prezzo questa violenza, prima di tutto dal lato economico visto che è la causa di tutto e poi anche dal lato della disgrazia e tutto questo per la legge del karma in cui credo fermamente. Credo che il popolo americano da adesso per molti molti secoli, avrà veramente molti problemi e che sia perseguitato dalla Provvidenza, quella stessa Provvidenza che aiuta i giusti nel bisogno, e guardando bene agli stati uniti vedo che i suoi problemi economici sono già cominciati (vedi variazioni euro-dollaro a partire dal 2001 ad oggi e non solo);

2 - il secondo pensiero che mi è venuto in mente è il seguente, ve lo riporto nudo e crudo:

"Padre, se questo è il genere umano da te creato, ferma tutto, stoppa, qualcosa è andato storto, salva il salvabile se c'è qualcosa da salvare e riprenditi tutto il resto"

martedì 27 maggio 2008

Rifiuti. Ultimatum agli inceneritori.



Repubblica titola: "Rifiuti. Ultimatum ai ribelli". Propone un indovinato accostamento con un mitragliere in Afghanistan, di certo casuale. Repubblica dovrebbe invece titolare: "Rifiuti. Ultimatum agli inceneritori", con una foto non casuale dell'Impregilo. Sarebbe un atto di coerenza. Jacopo Fo cita un articolo dell'ultimo Venerdì di Repubblica: ben 435 ricerche scientifiche provano un forte aumento di tumori e nascite malformi in prossimità degli inceneritori.

"Mi diverto.
E’ ormai chiaro che dentro i giornali italiani si combatte una battaglia durissima tra i direttori e un pugno di giornalisti che si rifiutano di tacere sempre e comunque.
Così abbiamo delle piccole soddisfazioni: alcune notizie bomba finalmente vengono pubblicate. Non le vedete in prima pagina, non hanno titoli a 9 colonne, non sono correlate da interviste e commenti. Però le notizie escono.
Ad esempio vengono pubblicate sul numero 1052 del Venerdì di Repubblica (16 maggio) a pagina 90 (coincidenza o magia alchemica il fatto che la paura nella Smorfia napoletana corrisponde al numero novanta?).
Ecco l’articoletto, secco secco. Un grande pezzo di sintesi giornalistica, probabilmente contrattato parola per parola in riunioni infuocate dei caporedattori, oppure sfuggito per errore alla penna rossa dei censori… Questo articolo credo che alla fine sia uscito perchè protetto dalla Divina Provvidenza in persona, è comunque stato stampato, nero su bianco, e ci dice che 435 (QUATTROCENTO TRENTACINQUE) ricerche scientifiche internazionali provano un aumento di tumori e nascite malformi spaventoso in prossimità dei termovalorizzatori.
Senza commento. Senza due righe di scuse verso il povero Beppe Grillo accusato con ogni tipo di cattiveria dalle colonne dello stesso giornale per essersi permesso di dire esattamente la stessa cosa: gli inceneritori puoi anche chiamarli termovalorizzatori ma ti ammazzano comunque.
Una nota stilistica che permette di capire appieno il meccanismo perverso utilizzato dai media per rendere di scarso interesse notizie di importanza capitale.
Il titolo può essere un modo per indurre le persone a leggere un articolo oppure a non leggerlo.
Se questo articolo fosse stato: “Aveva ragione Grillo gli inceneritori uccidono!” avrebbe destato grande curiosità. Allora lo hanno intitolato in modo tale da tagliargli le gambe: “Emissioni: Una ricerca francese sottolinea il rapporto diossina-cancro
QUANDO LA SALUTE SE NE VA IN FUMO (TOSSICO).
Capisci l’astuzia: non ti dice che le ricerche sono 435, come viene specificato poi nell’articolo. Non si pronuncia la parola proibita INCENERITORE. Si parla di EMISSIONI… Termine vago come la melma.
Questa tattica in effetti funziona. I lettori accorti dicono: “Però alla fine Repubblica le notizie le dà!” E continuano a comprarla. Mentre il 95 per cento dei lettori, un po’ meno attenti, non si accorge di quella notizia così imbarazzante.
Prova ne è che sono passati 5 giorni dall’uscita del Venerdì e se cerchi sul web: “diossina istituto statale di sorveglianza sanitaria francese”, non trovi niente a proposito di questa colossale notizia!
E non trovi niente neanche se digiti “diossina 435 ricerche PubMed”
Comunque giudica tu: ecco il testo integrale:
“Nelle popolazioni che vivono in prossimità di impianti di incenerimento dei rifiuti è stato riscontrato un aumento dei casi di cancro dal 6 al 20 per cento.
Lo dice una ricerca, resa pubblica dall’istituto statale di sorveglianza sanitaria francese, l’ultima delle 435 ricerche consultabili presso la biblioteca scientifica internazionale PubMed che rilevano danni alla salute causati dai termovalorizzatori per le loro emissioni di diossina, prodotta dalla combustione della plastica insieme ad altri materiali. Questa molecola deve la sua micidiale azione ala capacità di concentrarsi negli organismi viventi e di penetrare nelle cellule. Qui va a “inceppare” uno dei principali meccanismi di controllo del Dna, scatenando le alterazioni dei geni che poi portano il cancro e le malformazioni neonatali.”
(Il pezzo non è firmato ma sta all’interno di una specie di box dentro un articolo di Arnaldo D’Amico.)
Spero ci si renda conto dell’importanza dell’ufficializzazione di una simile notizia: e ti invito quindi a farla girare e ripubblicarla sul tuo sito. Se riusciamo a far sapere a molti italiani come funziona questo giochetto dell’informazione ridimensionata (non censurata, non libera, omogenizzata) potremmo creare qualche altro problema ai signori dei giornali. Loro ormai lo sanno che chi legge i quotidiani poi va su internet…
FACCIAMOLI PIANGERE!
CITIAMOLI A MARTELLO OGNI VOLTA CHE PER SBAGLIO DICONO LA VERITA’.
Usare la forza dell’avversario per farlo cadere". Jacopo Fo

Articolo tratto dal Blog di Beppe Grillo.

Aderisci anche tu a questa iniziativa, posta sul tuo blog, fai girare quelle poche informazioni che circolano sui quotidiani!

lunedì 19 maggio 2008

Franco Battiato e il Sacro (1985)

Proprio ora mi sono imbattuto in questo video in Youtube, e mi è sembrato che Franco Battiato dica grandi verità.



Sapevo che Battiato si occupava molto di spiritualità e di oriente, ma non credevo che fosse da così tanto tempo (l'intervista è del 1985) e che dicesse così esattamente cose di cui anche io sono convinto (e di molte cose da lui dette allora, anche la scienza attuale se ne stà convincendo).

Mi ha fatto molto piacere scoprirlo.

sabato 17 maggio 2008

Passaparola...Marco Travaglio

passaparola



Lo confesso. Due anni fa in un noto ristorante di Milano ho pagato la cena a un giornalista. In seguito ho saputo da un informatore del Corriere della Sera e da un cugino della sorella della badante di Eugenio Scalfari che il giornalista aveva incontrato durante un viaggio aereo lo zio della fidanzata del nonno di un mafioso che aveva visto Schifani mentre mangiava un calippo. Voglio auto denunciarmi e denunciare questo pericoloso individuo che mi ha fatto pagare 25 euro netti. Siamo entrambi colpevoli. Lo scrivano subito Mieli e Mauro. La coppia del tiro incrociato alla libera informazione.
Il metodo Travaglio è verifica delle fonti. Il metodo dei suoi accusatori è raccolta delle delazioni. Il V2 day sta cominciando a dare i suoi effetti. Stanno andando insieme come la maionese.
Morfeo! Confesso anche questo insulto alla presidenza della Repubblica. Infamante, indicibile, inaudito attacco. Nessuno riporta il termine ingiurioso: “Morfeo”, a causa della sua estrema gravità. Scrivono di gravi offese, ma solo per tranquillizzare i lettori. 300.000 fucili ripieni di piombo caldo di Boss(ol)i non meritano l’attenzione dell’Agcom, ma il dio del sonno sì.
La coperta dei media si fa sempre più corta per il potere. Se la tiri su lasci scoperti inceneritori, mafie, pregiudicati in Parlamento. Se la tiri giù lasci scoperti Topo Gigio e Testa d’Asfalto in un amplesso extra parlamentare. “Ma cosa mi dici maiiiiiiiii…”.
Il blog ha una nuova voce. Marco Travaglio parlerà in diretta streaming ogni settimana il lunedì alle ore 14. Chiunque potrà trasmetterlo in diretta dal suo blog seguendo le istruzioni. Uno, mille, diecimila blog per una libera informazione. Passaparola.

Dal sito di Beppe Grillo.

Anche in questo Blog, in questo post, sarà possibile ogni lunedì alle 14, vedere la diretta streaming di Marco Travaglio.

giovedì 15 maggio 2008

Free Energy

1) Immaginate una berlina;
2) toglietele il motore e sostituitelo con un motore elettrico;
3) aggiungete un convertitore gravitazionale di energia;
4) equipaggiatela con una antenna per ricevere le onde elettromagnetiche;
5) mettetela in moto e raggiungerà i 140Km/h.

Questa, che ci crediate o no, è l'automobile di Tesla che funzionava grazie al principio della Free-energy. Nel 1931 Tesla trasformo una Pierce Arrow, un'automobile di lusso dell'epoca, in una macchina elettrica che utilizzava le onde elettromagnetiche della Terra. Quindi il veicolo si alimentava di una fonte gratuita, disponibile per tutti ed illimitata.

Chiedersi il perchè tale tecnologia non sia decollata la risposta è sotto gli occhi di tutti: Business. Noi esseri umani siamo, e credo resteremo per lungo tempo, i più grandi parassiti del nostro pianeta. "Sfruttare la Terra fino all'ultima risorsa", questo è il nostro credo. Purtroppo.

Che ci crediate o no, pochi sono a conoscenza dell'automobile di Tesla come pochi sanno che è esistita un'automobile ad acqua, una caldaia funzionante ad acqua e molte altre invenzioni che sfruttavano l'energia libera.

Questi inventori sono stati privati dei finanziamenti oppure qualcuno di essi ha ceduto il brevetto (dietro un compenso adeguato) a quei succhia petrolio o a quelle multinazionali che da sempre vogliono i nostri soldi.

A tutt'oggi non è stato ancora scoperto un parassita più forte dell'uomo.

martedì 13 maggio 2008

Pensiero...

Pensiero,io non ho più parole.
Ma cosa sei tu in sostanza?
qualcosa che lacrima a volte,
e a volte dà luce.
Pensiero,dove hai le radici?
Nella mia anima folle
o nel mio grembo distrutto?
Sei così ardito vorace,
consumi ogni distanza;
dimmi che io mi ritorca
come ha già fatto Orfeo
guardando la sua Euridice,
e così possa perderti
nell'antro della follia.

Alda Merini, da "La terra santa"

Possibile fine del mondo nel 2008???

Il Cern finisce in tribunale
«Può distruggere la Terra»
L’accusa: il buco nero creato dagli esperimenti inghiottirà l’intero pianeta. Gli esperti: ipotesi infondate

MILANO — Il più grande e più costoso acceleratore del mondo costruito al Cern di Ginevra per decifrare la natura dell’Universo potrebbe non entrare in funzione nei mesi prossimi come stabilito per uno strano caso giudiziario nato, addirittura, alle Hawaii. Qui, due signori, Walter L.Wagner e Luis Sancho, hanno presentato un ricorso contro la supermacchina europea sostenendo che gli esperimenti immaginati «potrebbero creare un buco nero capace di mangiarsi la Terra e forse l’intero Universo». L’accusa è pesante. La Federal District Court di Honolulu, che non poteva ignorare l’esposto, ha avviato il 21 marzo il procedimento fissando un primo incontro con le parti il 16 giugno prossimo.

Uno dei due protagonisti, Wagner, ha un passato da fisico all’Università di California, ma laureatosi poi in legge ha preferito la vita tra i codici. Il personaggio è già noto alle cronache fisico-giudiziarie avendo intentato la stessa causa nel 1999 ad una macchina americana dei Bookhaven National Laboratory impegnata in ricerche analoghe ma ad energia più bassa. Di Luis Sancho, invece, si sa quel poco riferito da Wagner e cioè che studia la teoria del tempo e che vive in Spagna, forse a Barcellona. L’accensione imminente del Large Hadron Collider (Lhc) ginevrino costato 5 miliardi di euro ha offerto dunque all’americano l’opportunità di estendere la sua azione contraria a questo genere di studi in base ad un principio di grave pericolosità. Egli sostiene che gli scienziati non hanno indagato a sufficienza le conseguenze del loro futuro lavoro.

Il portavoce del Cern precisa che il tribunale di Honolulu non ha alcun potere per interdire le attività in Europa e che comunque già due indagini hanno dimostrato la sicurezza delle ricerche. Inoltre, per togliere ogni possibile dubbio residuo, una terza è in corso e sta per essere completata e sarà discussa il prossimo 6 aprile. Ma Wagner non si preoccupa delle affermazioni provenienti dalla Svizzera e si dice sicuro questa volta di arrivare ad un risultato. «Perché — spiega—al progetto collaborano anche il Fermi National Accelerator Laboratory e l’Energy Department americani fornendo dei magneti superconduttori. Quindi su di loro il tribunale federale può far sentire la sua azione bloccando di conseguenza la grande macchina». Egli chiede che il giudice ordini l’interruzione delle operazioni di accensione fino a che gli scienziati non produrranno un rapporto definitivo e dettagliato sulla sicurezza che a suo avviso «ancora non esiste».

«Il Large Hadron Collider riproduce delle reazioni analoghe a quelle che accadono centomila volte al giorno in modo naturale quando i raggi cosmici piovono sull’atmosfera e mai nessun buco nero si è creato », ha dichiarato al New York Times Nima Arkani-Hamed dell’Institute for Advanced Study di Princeton. «È un’accusa infondata quella della possibile apocalisse scatenata dal nuovo acceleratore perché priva di dimostrazioni attendibili», nota Roberto Petronzio, direttore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Seicento fisici italiani dell’Istituto hanno partecipato alla costruzione dell’Lhc e ora saranno impegnati nelle ricerche. Negli Stati Uniti la guerra alla scienza e la fede nell’irrazionale, come dimostrano anche i nemici di Darwin, spesso finiscono davanti al giudice.

domenica 11 maggio 2008

L'esistenza di Dio



Che tutte le pretese dimostrazioni dell’esistenza di Dio sono state fallimenti è inconfutabilmente provato dal duplice fatto che continuano ad esistere molti non credenti e che gli stessi credenti certamente non sono tali perché hanno letto le prove ontologiche di S.Anselmo, di Cartesio e di Leibniz, e tanto meno la dimostrazione di Gödel. Esse lasciano il tempo che trovano, perché, nel migliore dei casi (come quella di Gödel) dimostrano quello che in altra forma è già contenuto nelle premesse, cioè è già ammesso, che in tali dimostrazioni coincide comunemente con l’esistenza stessa di Dio. D’altra parte il ragionamento logico non può fare altro. E questo non è un fatto nuovo: la logica, sostanzialmente, non produce nuova conoscenza, poiché non è altro che uno strumento per porre in luce ciò che nelle premesse è già nascostamente contenuto, tanto che se il risultato cui conduce un ragionamento logico è in contrasto con l’ipotesi, esso è falso (cioè tale lo marchiamo al lume della nostra stessa logica). Albert Einstein diceva della logica: “Il pensiero logico, da solo, non ci può fornire conoscenze sul mondo dell’esperienza e termina in essa. Le proposizioni puramente logiche sono vuote davanti la realtà.”[2]. Inoltre, pur ammettendone il valore probante, dimostrazioni del tipo di quella di Gödel, vale a dire espresse in un linguaggio così tecnico, sarebbero comprensibili soltanto ai ‘logici’ di professione e la certezza dell’esistenza di Dio sarebbe un privilegio di pochissimi eletti, perciò quelle dimostrazioni perderebbero di fatto gran parte del loro ‘valore probante’. A che servirebbe una dimostrazione che, su un milione di persone, risultasse comprensibile soltanto ad una, escludendo dalla ‘verità’ tutte le altre?
Il nostro grande logico Roberto Magari, nel 1987, ha analizzato la dimostrazione di Gödel, così esprimendosi: “In sostanza, a me pare, Gödel deduce correttamente da certi assiomi la sua tesi (anche se bisogna mettersi d’accordo su che cosa possa significare ‘Dio’), ma non ci sono motivi di credere veri gli assiomi più di quanti ce ne siano per accettare direttamente la tesi”[3]. In altri termini: se ritengo vere le premesse, la tesi risulta vera, ma le premesse sono vere per ‘mia’ scelta e inoltre nel caso della dimostrazione di Gödel, come osserva Piergiorgio Odifreddi, la tesi (esistenza di Dio) coincide quasi con l’ipotesi (essere Dio è una proprietà positiva). Ecco perché, come dice Magari, tanto vale accettare direttamente come vera la tesi. L’osservazione di Magari sul significato non specificato di ‘Dio’ è poi la classica osservazione che si può fare sulle idee primitive di un qualunque sistema assiomatico (o ipotetico-deduttivo): la loro natura risulta indeterminata, perché esse sono soltanto implicitamente (e non esplicitamente!) definite dagli assiomi. Chi volesse approfondire l’argomento, può utilmente leggere il volumetto di recente pubblicato da Bollati Boringhieri Editore La prova matematica dell’esistenza di Dio, con interventi di Gabriele Lolli, Robert Merrihew Adams, Pergiorgio Odifreddi e Roberto Magari.
L’unico significato di queste pretese dimostrazioni dell’esistenza di Dio è umano e nulla più. Esse altro non erano che gli sforzi da parte di ‘teofili’ di fornire “ingegnosi argomenti a sostegno delle loro credenze o di quelle che desideravano si confermassero come loro credenze”[4]. Al di là delle sterili e inutili diatribe fra ‘teofili’ e ‘teofobi’, si può asserire che le dimostrazioni dell’esistenza di Dio e le loro confutazioni dimostrano in realtà una sola cosa: che l’essere o non essere religiosi non ha alcuna correlazione con le capacità intellettive. Si possono citare tanti grandi ingegni sia per l’una sia per l’altra parte. Oggi, in cui prevale la tendenza dell’ateismo fra molti intellettuali, occorre ricordare che furono molto religiosi uomini come Keplero, Galilei, Cartesio, Leibniz, Max Planck, Ettore Majorana, Bruno de Finetti e, a suo modo, Albert Einstein, del cui genio certamente non vorranno dubitare i più accaniti ‘teofobi’. I tentativi di fornire prove ontologiche dell’esistenza di Dio sono la pretesa più ingenua di creare una ‘religione razionale’, che Max Planck (il creatore della fisica quantistica) riteneva “del tutto fuori strada.”[5] Ancora più circostanziato è questo brano di un Maestro dei nostri tempi, Bruno de Finetti: “L’idolatria della ‘dea ragione’ è illusoria, perché chiunque voglia giustificare mediante un ragionamento una sua convinzione qualsiasi pecca anzitutto contro la propria fede mostrando di credervi meno che al ragionamento su cui crede fondarla, e offende inoltre, e doppiamente, la stessa logica; la offende nella generalità, in quanto come strumento la logica è assai più duttile essendo applicabile anche a dimostrare il contrario pur di partire da ipotesi adatte, e la offende nel rigore, perché se la conclusione non è contenuta nelle ipotesi il ragionamento è un sofisma.”[6]

__________

[2]A.Einstein - La questione del metodo. In: "Come io vedo il mondo", Giachini, Milano, p.67.
[3]R. Magari- Logica e teofilia in Kurt Gödel. In: "La prova matematica dell’esistenza di Dio". Bollati Boringhieri Editore, Torino 2006, p. 96.
[4]R. Magari – Op. citata, p. 95.
[5]M. Planck – Scienza, filosofia e religione. Fratelli Fabbri Editori, Milano 1973, p. 158
[6]B. de Finetti – Pirandello Maestro di Logica. In: “Quadrivio” 5-12-1937.

giovedì 8 maggio 2008

I Ministri del nuovo Governo

Ministri con portafoglio
Esteri: Franco Frattini; Interno: Roberto Maroni; Giustizia: Angelino Alfano; Economia: Giulio Tremonti; Difesa: Ignazio La Russa; Sviluppo economico: Claudio Scajola; Pubblica istruzione: Maria Stella Gelmini; Politiche agricole: Luca Zaia; Ambiente: Stefania Prestigiacomo; Infrastrutture: Altero Matteoli; Welfare: Maurizio Sacconi; Beni culturali: Sandro Bondi.

Ministri senza portafoglio

Riforme: Umberto Bossi; Semplificazione: Roberto Calderoli; Attuazione Programma: Gianfranco Rotondi; Politiche Comunitarie: Andrea Ronchi; Pari Opportunità: Mara Carfagna; Affari regionali: Raffaele Fitto; Politiche giovanili: Giorgia Meloni; Rapporti con parlamento: Elio Vito; Innovazione: Renato Brunetta.

martedì 6 maggio 2008

Mucca pazza, morte sospetta a Genova


Una donna di 75 anni è deceduta con i sintomi della nuova variante del morbo di Creutzfeldt-Jacob

GENOVA - Per la conferma servirà ancora del tempo. Ma la morte di una donna genovese di 75 anni, Angela P., deceduta lo scorso primo aprile alla Clinica Neurologica dell'ospedale San Martino di Genova, sembra essere legata al cosiddetto morbo della mucca pazza. La salma è stata inviata all'ospedale Luigi Sacco di Milano, centro nazionale di ricerca sulla nuova variante del morbo di Creutzfeldt-Jacob, quella di origine bovina. È stata sottoposta ad autopsia, che ha rivelato l'ingrossamento del cuore. Gli specialisti della Clinica Neurologica genovese sono in attesa della biopsia sui tessuti cerebrali.

BIOPSIA - Oltre ai sintomi del morbo della mucca pazza riscontrati nella donna, i medici hanno rilevato la presenza di una specifica proteina nel suo liquor (il liquido cerebrospinale), la 14-3-3, che secondo l'Istituto superiore di sanità è uno degli indizi più forti che indicano l'origine bovina della malattia. Se la biopsia (per la cui realizzazione i medici dicono occorra ancora tempo) darà esito positivo, si tratterebbe del secondo decesso acclarato in Italia per nvCJD, la nuova variante del mordo di Creutzfeldt-Jacob di cui esiste una variante sporadica congenita. La notizia è stata anticipata dal quotidiano genovese «Corriere Mercantile».


Articolo tratto dal "Corriere della Sera".

Io consiglio a tutti di diventare vegetariani, per se stessi, per la propria salute e per la salute della natura e della nostra Terra.

giovedì 1 maggio 2008

La rana Kup Manduk

Un giorno, mentre la rana Kup Manduk era nel suo piccolo pozzo dove era vissuta
tutta la vita, salta una rana che dice di venire dall'oceano.

"L'oceano? E cos'è?" chiede Kup Manduk, la rana del pozzo.

"Un posto grande, grandissimo", dice la nuova arrivata.

"Grande come?"

"Molto, molto grande."

Kup Manduk traccia con la zampa un piccolo cerchio sulla superficie dell'acqua:
"grande così?"

"No. Molto più grande."

Kup Manduk traccia un cerchio più largo.

"Grande così?"

"No. Più grande."

Kup Manduk allora fà un cerchio grande quanto tutto il pozzo che è il mondo da lei conosciuto.

"Così?"

"No. Molto, molto più grande", dice la rana venuta dall'oceano.

"Bugiarda!" urla Kup Manduk, la rana del pozzo, all'altra. E non le parla più.




Stiamo attenti a non fare come Kup Manduk, non diamo troppo per scontato quel poco che abbiamo attorno, limitato e filtrato per giunta, dal nostro punto di vista.

Cerchiamo invece di guardare e di percepire la grandezza del Tutto di cui siamo parte.