mercoledì 30 aprile 2008
L'altruismo e l'amore
Questo video mi ha dato grandi emozioni, ci fà vedere come la società ci distrae dalle cose belle, come la società ci fà perdere di vista le cose belle, le cose che regalano serenità, sorrisi e buon'umore, come può essere un abbraccio.
La società, questa società di oggi, ci divide (scissione in greco si dice "diabolé"), crea barriere tra gli uomini, crea rivalità, crea antagonismo, ci fà vedere il prossimo come un potenziale nemico.
La società ci dice che bisogna essere migliori, bisogna avere più soldi, bisogna dimostrare al prossimo (chissà cosa poi), bisogna nascondere gli aspetti negativi, bisogna essere più belli, bisogna essere più magri, bisogna essere più forti, bisogna essere perfetti.
La società ci mette nella condizione in cui di fronte alla gratuità di un abbraccio, a un così semplice ma potente gesto, l'uomo sembra dover vincere una barriera invisibile.
La società ci fà sentire parte di un qualcosa di più grande di noi, ma allo stesso tempo ci allontana dall'altro, e chi è l'altro se non una piccola parte della società?
Dobbiamo capire che l'altro sono io (io sono l'altro per te che stai leggendo), dobbiamo riscoprire che la felicità viene dalle piccole cose.
Le cose veramente belle e che danno felicità sono sempre gratuite, quelle che si comprano possono al più dare piacere, non certo la felicità, stanne pur certo.
Peccato che le cose che regalano la felicità sono troppo difficili da trovare, si nascondono dietro la banalità.
Vi riporto ora la storiella sull'altruismo, bellissima anch'essa, lascio a voi i commenti.
Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:
Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno.
Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Aprì una delle due e gli permise di guardare all'interno.
Al centro della stanza, c'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato.
Avevano tutti con l'aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un pò, ma poichè il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: Hai appena visto l'Inferno.
Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì.
la scena che l'uomo vide era identica alla precedente.
C'era la grande tavola rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso che gli fece ancora venire l'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio: Non capisco!
E' semplice, rispose Dio, dipende solo da un'abilità.
Essi hanno appreso a nutrirsi gli uni gli altri mentre gli altri non pensano che a loro stessi.
lunedì 28 aprile 2008
Travaglio al V2-Day (Parte 3)
sabato 26 aprile 2008
Indiani d'America - Preghiera Sioux
Quale rispetto per la Terra, quale comprensione e umiltà in loro, cose purtroppo dimenticate oggi, cose che stanno sempre più scomparendo.
Quel contatto con la natura, quell'osservare la natura, quel rispettare la natura, quel parlare con la natura, quell'imparare dalla natura perché essa è la sorgente di ogni comprensione, è tutto scritto lì, tutto.
Oggi che le religioni si stanno sempre più politicizzando, i libri autorevoli diventano sempre più rari e si perdono sempre più nel mezzo dei libri speculativi e ciarlatani.
Ma lì, nella natura, c'è e sempre ci sarà ogni insegnamento di cui l'uomo ha bisogno, ed è gratis, perché questo è quello che la natura ci insegna, questo è quello che la natura fà, si mostra e si svela gratuitamente nella sua intierezza a chiunque ed è pronta a insegnare a chiunque sia lì pronto ad imparare da essa.
Vi posto il video:
"Ho bisogno di te - Preghiera Sioux"
Travaglio al V2-Day
Per ora non trovo il 3/3 (probabilmente lo devono ancora mettere), quindi vi posto solo le prime due parti, come metteranno la terza la aggiungerò.
venerdì 25 aprile 2008
V2-Day
Si raccoglieranno firme per tre referendum per avere una informazione più libera in Italia.
Per chi non l'avesse ancora fatto, andate a firmare!
Potete trovare QUI tutti i banchetti presenti in Italia dove poter firmare i referendum.
mercoledì 23 aprile 2008
Un giorno, un pensatore indiano...
"Gridano perchè perdono la calma" rispose uno di loro.
"Ma perchè gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore
"Bene, gridiamo perchè desideriamo che l'altra persona ci ascolti"
replicò un altro discepolo
E il maestro tornò a domandare:
"Allora non è possibile parlargli a voce bassa?"
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò:
" Voi sapete perchè si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati?
Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto.
Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare.
Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro.
D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate?
Loro non gridano, parlano soavemente. E perchè?
Perchè i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola.
A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano.
E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi.
I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
In fine il pensatore concluse dicendo:
"Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino,
non dite parole che li possano distanziare di più, perchè arriverà un giorno in
cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare."
Mahatma Gandhi
Un dono
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore,
e fallo conoscere al mondo.
Mahatma Gandhi
lunedì 21 aprile 2008
Lo Yoga
Lo Yoga è la più antica scienza della vita, può insegnarvi a tenere sotto controllo lo stress, non solo al livello psichico, ma anche al livello mentale e spirituale.
Il corpo umano può essere paragonato a quello di una macchina. Vi sono cinque cose di cui un automobile ha bisogno per funzionare bene, non ha importanza che essa sia una Ferrari o una vecchia macchina arrugginita, esse sono: lubrificazione, un sistema di raffreddamento, corrente elettrica, carburante e un guidatore giudizioso dietro le ruote.
Nello Yoga, le asanas o posture lubrificano il corpo. Esse fanno funzionare armoniosamente i muscoli e le articolazioni, tonificano tutti gli organi interni e aumentano la circolazione senza creare fatica alcuna. Il corpo è raffreddato da un completo rilassamento mentre il pranayama o la respirazione yogica incrementa il prana, la corrente elettrica. Il carburante è fornito dal cibo, acqua e dall'aria che respiri. Infine, c'è la meditazione che calma la mente, il guidatore del corpo.
Attraverso la meditazione poi si trascende il corpo, il tuo veicolo fisico.
Tutti possono praticare lo Yoga, non ha importanza la vostra età, condizione o religione, ognuno può trarre beneficio da questa disciplina.
Gran parte di qusto testo (di Swami Vishnu-devananda) è stato preso dal libro: "The New Book of Yoga", Ebury Press, scritto da Lucy Lidell.
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(English version)
Today i want to talk you about Yoga, a topic i love and i assure you i'll talk of it also in future going more deep in details and presenting you also the practice and some technic.
Yoga is the oldest science of life, can teach you to bring stress under control, not only on a physical level, but on mental and spiritual levels too.
The human body can be compared to a car. There are five things that any automobile needs to run properly, whether it is a Ferrari or a rusty old car, they are: lubrication, a cooling system, electric current, fuel and a sensible driver behind the wheels.
In Yoga, the asanas or postures lubricate the body. They keep the mouscles and joints running smoothly, tone all the internal organs, and increase circulation without creating any fatigue. The body is cooled by complete relaxation, whilst pranayama or yogic breathing increases prana, the electric current. Fuel is provided by food, water and the air you breathe. Lastly, you have meditation which stills the mind, the driver of the body. By meditating, you learn to control and ultimately trascend the body, your physical vehicle.
Anyone can practice Yoga, no matter what their age, condition or religion, all can benefit from this discipline.
Most part of this text (of Swami Vishnu-devananda) it have been took by the book: "The New Book of Yoga", Ebury Press, written by Lucy Lidell.
giovedì 17 aprile 2008
Piccola novena
Mi è arrivato proprio poco fà un sms con li precedente testo (l'ho leggermente modificato per renderlo adatto a un blog).
Di solito non dò seguito alle catene, ma visto il tipo di catena sono sicuro che possa solo fare bene a noi stessi e al mondo intero darle seguito e ho deciso di farlo qui nel blog e non via sms (evitando lauti guadagni degli operatori telefonici).
Dalle seguito e recita veramente quelle preghiere, occorrono solo 2 minuti, ma se si è in tanti a farlo questo può cambiare il mondo in meglio, ne sono convinto.
Pensa
Sto partendo per l’Irlanda e, benché abbia lavorato indefessamente per un paio di giorni, ho ancora quasi mille mail, alcune chilometriche, cui voglio dare risposta.
I voti che abbiamo ricevuto non arrivano a 120.000, ma sono tutti, nessuno escluso, voti di qualità, voti di chi davvero è consapevole di come la politica sia la conduzione della casa comune per il bene comune e non la mascalzonata che da decenni ci vediamo rifilata come grottesco e ben poco appetitoso surrogato.
E che siano voti di qualità lo vedo nelle innumerevoli mail che ricevo, nelle domande che fioccano su questo blog, negli articoli che scrivete. Se ognuno di noi 120.000 sarà così bravo da far conoscere il movimento, se consiglierà ad altri la frequentazione attiva di questo blog, se agirà pensando alle prossime sette generazioni come facevano i grandi capi pellerossa, ecco che non solo tutta la fatica fatta non sarà stata inutile, ma sarà stata un seme fecondo.
Che noi ci dobbiamo riprendere le chiavi di casa è un fatto indiscutibile. Che noi non abbiamo alcun diritto di derubare i nostri figli del loro denaro, della loro salute, della loro terra e del loro futuro.
Dal blog di Stefano Montanari.
Se credete in lui e in questo progetto, io ci credo fermamente, diamogli una mano a diffondere il suo blog e a farli conoscere per fare in modo che fra 5 anni, alle prossime elezioni, non sia tutto così facile per la casta.
Pensa...che puoi decidere tu.
mercoledì 16 aprile 2008
Perché i maschi si toccano i genitali?
L'usanza di toccarsi i genitali và indietro nel tempo fino all'era pre-Cristiana Romana ed è strettamente associata con un'altra superstizione chiamata "l'occhio del male" - la credenza che una persona avida può danneggiare te, i tuoi figli, la tua proprietà guardandoti fisso.
La congettura degli antropologi è che l'umo proverebbe a bloccare tale nocività attraverso la copertura dei propri genitali, proteggendo così il loro bene di maggior valore: il frutto futuro della loro stirpe.
Con il passare dei secoli, la pratica è cambiata. Gli uomini coprivano i loro organi genitali non solo per difendersi contro dirette malevolenze ma anche in presenza di qualsiasi cosa di cattivo augurio o di sinistro, come una processione di un funerale.
Oggigiorno, un uomo italiano potrebe anche afferrare i suoi genitali in situazioni di rischio come in poste alte nel gioco del poker. In tali casi, l'afferrare i genitali non è un meccanismo di difesa contro la sfortuna ma piuttosto un modo di generare fortuna.
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(English version)
It's the seat of fertility. The crotch grab goes back at least to the pre-Christian Roman era and is closely associated with another superstition called the evil eye - the belief that a covetous person can harm you, your children, or your possessions by gazing at you.
Cultural anthropologists conjecture that men would try to block such pernicious beams by shielding their genitals, thus protecting their most valued asset: the future fruit of their loins.
Over the centuries, the practice shifted. Men covered their generative organs not only to defend against direct malevolence but also in the presence of anything ominous, like a funeral procession.
These days, an Italian man might also grab his crotch in risky situations, like a high-stakes poker game. In such cases, the grab isn't a defense mechanism against bad luck but rather a way to generate good luck.
martedì 15 aprile 2008
Free Tibet
Inviate il messaggio:
"Free Tibet. Stop to the China Olympic Games"
al segretario delle Nazioni Unite e diffondete l'iniziativa.
La ruota del samsara vi premierà.
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(English version)
I follow the initiative of Beppe Grillo for a petition to the secretary of ONU for a free Tibet.
Send the following e-mail:
"Free Tibet. Stop to the China Olympic Games"
to the secretary of United Nations and diffuse the initiative.
The wheel of samsara will give a price to you.
To do this, you can go or to the logo on the right of this blog (that one with the written "free Tibet") or to this link: http://www2.beppegrillo.it/iniziative/free_tibet.php, insert your email where is written "Inserisci la tua email" and then push on the botton "INVIA".
lunedì 14 aprile 2008
Risultati in tempo reale delle elezioni 2008
La dualità e l'amore
domenica 13 aprile 2008
La grandezza infinita della vita e i limiti della scienza
Guardare la realtà solo attraverso la lente della scienza è fare come l’ubriaco di Mullah Nasruddin, il mistico,mitico protagonista di tante belle, ironiche storie, originariamente mediorientali, ma ormai entrate a far parte della cultura popolare asiatica. L’uomo, dopo aver passato la serata a bere con gli amici, si accorge rientrando di aver perso la chiave di casa e si mette a cercarla nel fascio di luce dell’unico lampione lungo la strada. “Perché proprio lì” gli chiede un passante. “Perché è l’unico posto in cui riesco a vedere qualcosa”, risponde l’ubriaco.
Così è la scienza, un grandissimo strumento che permette all'uomo di investigare e comprendere meglio la natura, ma presenta una sua limitatezza di investigazione.
Vi racconterò un'altra storiella, una vecchia storia indiana che possa rendervi l'idea di come la scienza possa sicuramente illuminarci, ma ha la limitatezza di non poter vedere il tutto nel suo insieme (e così facendo si incorrerà sicuramente in un errore, è la fisica quantistica ad affermarlo, vi posterò nei prossimi giorni altre informazioni collegate a questo aspetto).
Il primo cieco si avvicina all'animale e gli tocca le gambe: "l'elefante è come un tempio e queste sono le colonne", dice.
Il secondo tocca la proboscide e dice che l'elefante è come un serpente.
Il terzo cieco tocca la pancia del pachiderma e sostiene che l'elefante è come una montagna.
Il quarto tocca un orecchio e dice che l'elefante è come un ventaglio.
L'utlimo cieco, annaspando, prende la coda in mano e dice: "l'elefante è come una frusta".
Come potete voi stessi notare, in ogni definizione, in ogni osservazione c'è qualcosa di giusto, in ogni definizione vi è contenuta una parziale verità, ma non possiamo certo accettare tali definizioni come Verità, da nessuna definizione esce realmente fuori ciò che è realmente l'elefante nel suo insieme.
Le branche della scienza sono molte e come ben sapete ognuna analizza e osserva la natura da un diverso punto di vista e con diversi strumenti, che seppure precisissimi sono comunque limitati.
La vita è un mistero che può essere solo percepito, l'infinito non potrà mai essere osservato e analizzato da nessuna scienza.
sabato 12 aprile 2008
Storiella tibetana
Un mendicante viaggiava con la propria carovana in una giornata assai burrascosa: a un tratto il vento gli portò via il cappello e lo proiettò lontano fra i cespugli.
I tibetani credono che raccogliere il proprio cappello caduto a terra quando si è in viaggio sia di cattivo augurio.
E il mendicante superstizioso lasciò lì il cappello.
Il cappello era di morbido feltro, munito di copriorecchie di velluto; ma, affondato nei cespugli e mezzo nascosto fra i rami, non era facile identificarlo.
Alcune settimane dopo, sul far della notte, un uomo che passava da quelle parti vide confusamente qualche cosa nascosta in mezzo ai cespugli; non essendo molto coraggioso, affrettò il passo e proseguì il cammino.
Ma, nel primo villaggio che attraversò, raccontò di avere visto “qualche cosa di strano”, a poca distanza da lì, in mezzo ai cespugli.
Il tempo passò e altri viaggiatori, passando da quel posto, scorsero un oggetto strano che non sapevano riconoscere e ne parlarono nel medesimo villaggio.
E così di seguito: molti passanti intravidero l’innocente cappello e lo segnalarono all’attenzione degli abitanti del paese.
Frattanto, per effetto del sole, della pioggia e della polvere, il feltro aveva cambiato colore e i copriorecchi raddrizzati davano vagamente l’idea di due orecchie pelose di animale.
La forma di quel cappello era quindi diventata ancora più strana. Avvenne così che i viaggiatori e i pellegrini che si soffermavano nel villaggio fossero avvertiti che ai margini del bosco una cosa, né uomo né bestia, vi si teneva nascosta e che bisognava guardarsene.
Alcuni sospettarono e andarono dicendo che la “cosa” poteva anche essere il Demonio; e non passò molto tempo che l’oggetto fino ad allora anonimo venisse definitivamente promosso al rango di Diavolo. Il Diavolo, nascosto in un angolo del bosco.
Un giorno alcuni viaggiatori videro quel cencio di cappello muoversi; un altro giorno lo videro divincolarsi tra le spine che lo imprigionavano e cercare di liberarsene.
Finalmente, un altro giorno ancora, il cappello si mise a inseguire i passanti che, coi capelli irti dallo spavento, se la diedero a gambe.
Il cappello era stato animato per effetto dei numerosi pensieri concentrati su di esso.
Controlla i tuoi pensieri poiché è da loro che scaturisce ogni cosa che accade nella tua vita.
Curiosità dal latino
Ubi maior, minor cessat: dove (c'è) il maggiore, il minore cessa, si mette da parte. A volte accade che il primogenito ha l'incarico, in mancanza del padre, di farne le veci presso i fratelli minori, ma tornato il padre, egli si mette da parte.
Lo sapevate che "salario" deriva da sal (sale)? Originariamente significava "la somma di denaro distribuita ai soldati per comprare il sale".
Mens sana in corpore sano: questa frase che molti conoscono si usa per indicare che la salute del corpo è una condizione essenziale per la salute dello spirito.
Infatti i disturbi e i dolori del corpo spesso ci rendono svogliati, senza energie, tristi, di malumore e con un pessimo stato d'animo, quindi se anche "punti" allo spirito non far mai mancare al tuo corpo le dovute attenzioni e ascoltalo.
La salute si mantiene e si fortifica principalmente con una buona alimentazione (vegetariana o vegana) e con l'esercizio fisico.
In vino veritas: questa espressione significa che quando si è bevuto più del normale non si controllano come al solito le parole e potrebbe venire a galla quello che si voleva tener nascosto.
In cuada venenum: nella coda (dello scorpione) c'è il veleno. Questa frase sta a significare che in uno scritto o in un dialogo, è alla fine che è contenuto l'argomento insidioso. Infatti molto spesso le persone prima di arrivare al punto cruciale del discorso partono con un preambolo di complimenti o comunque lati positivi, poi solo alla fine arriva il "ma..." o il "però...".
Dulcis in fundo: il dolce (sta) nel fondo, alla fine. Questa espressione sembra indicare l'esatto opposto della precedente, ma non è così in quanto è usata molto spesso in senso ironico. Ha praticamente lo stesso significato della precedente.
Quot capita, tot sententiae: quante teste, tante opinioni. Si usa ripetere la frase quando, riunitesi alcune persone per prendere una decisione, ciascuno ha il suo parere, diverso e inconciliabile con quello degli altri.
venerdì 11 aprile 2008
Mandiamo via la casta!
Dunque, non ce la faccio a rispondere alle centinaia di mail private che mi arrivano ogni giorno e, anzi, fino a sabato non riuscirò proprio a leggerne nessuna. Al mio ritorno, mi metterò al lavoro e risponderò a tutti, come ho sempre fatto.
Nel frattempo, continuo a subire l’indigestione quotidiana di tutti i dinosauri di casta, dai gemelli Veltrusconi al cuffariano Casini, dall’ingiustamente pomodorato komeinista-ex-leninista Ferrara alla petulante Santanché, dai grotteschi arcobaleni che strepitano tutto qui e il contrario di tutto là al protettore della legalità Antonio Di Pietro, quello che, quando ci fu da votare contro l’esclusione della lista PER IL BENE COMUNE passeggiando non solo sulla Costituzione ma anche sulla più elementare onestà, non ebbe esitazioni e cercò di escluderla senza vergognarsene punto. Né ci si fanno mancare altri figuranti a riempire la piccola ribalta.
Noi di PER IL BENE COMUNE siamo ai margini, esclusi perfino dagli elenchi che compilano i giornali quando presentano i vari schieramenti. Che io sia candidato premier esattamente come Veltrusconi e, dunque, in posizione al momento più importante di tanti altri personaggi che infestano quotidianamente i media, e questo per motivo di democrazia, non glie ne importa un fico a nessuno: se l’informazione italiana è a livelli che rasentano quella degli stati dove almeno la dittatura è ufficiale, una ragione evidentemente c’è.
La RAI si giustifica con me dicendomi che tutti i premier hanno avuto esattamente lo stesso minutaggio e le decine di ore dedicate ai soliti noti sono state semplicemente “cronaca”. Una presa per i fondelli a spese pubbliche, naturalmente, ma così è. Mediaset è una non pervenuta, ma questo è un fatto più che aspettato.
E poi ci sono le telefonate, alcune davvero curiose come quelle di un’anziana coppia che mi sommerge di complimenti perché finalmente i due hanno sentito parlare qualcuno con cui condividono ogni singola opinione, per poi comunicarmi che il loro voto andrà a Berlusconi (!) perché “gli vogliono troppo bene” (!). Questa è anche la bellezza del mondo e un esempio di che cosa sia la Sindrome di Stoccolma. Per fortuna che Silvio c’è.
In questi ultimi giorni di campagna elettorale mi ritrovo con una certa frequenza a parlare a TV private, quelle che non vogliono quattrini, perché noi quattrini non ne abbiamo, e spesso mi si chiede di Beppe Grillo, così come fece Vespa a suo tempo, tanto per impedirmi di parlare di cose serie.
Allora dico qui, e spero che sia per l’ultima volta, che io non ho mai litigato con Grillo, che PER IL BENE COMUNE appoggia TUTTE le liste locali che si presentano con il suo nome, ma questo lo fa per il semplice motivo che ne condivide le finalità e senza alcuna contropartita e, dunque, per coerenza. Stessa cosa accadrebbe se quelle stesse liste locali, con le stesse persone e gli stessi fini, esistessero sotto qualsiasi altro ombrello.
Dunque, prego tutti di piantarla con queste storie, ripeto che Beppe Grillo è una persona cui porto gratitudine così come glie ne devono portare tutti, perché tutti godranno delle nostre ricerche la cui esistenza si deve in parte a lui, chiedo che non mi si faccia perdere tempo con domande basate su pettegolezzi alla Vespa, domande cui non risponderò più e, anzi, mi riservo il diritto di adire le vie legali nei riguardi di chiunque userà strumentalmente l’argomento.
Per finire, prego tutti di dare l’ultimo colpo di reni. La nostra campagna elettorale si è svolta in condizioni di povertà francescana, senza un singolo sponsor (che non avremmo comunque accettato per non dovergli essere “riconoscenti”), siamo nei fatti largamente ignorati dai mezzi di comunicazione e, quando ce n’è la possibilità, quei pochi attimi disponibili sono occhiutamente rubati (mi riferisco a Vespa) perché il messaggio non deve passare. E allora chiedo a tutti di usare il passa-parola e Internet, i soli strumenti che permettano la diffusione delle idee senza censure.
Parlate a chiunque possiate parlare della possibilità di saltare fuori dalla scatola (vedi post “I cani fessi e l’impronta sulla Luna” del 3 dicembre scorso). E dite anche che metà del rimborso elettorale di PER IL BENE COMUNE andrà a beneficio di chi è stato abbandonato vigliaccamente dallo stato che, facendosi beffe dell’articolo 32 della Costituzione, non si cura di chi si è ammalato di malattie da inquinamento. P.S. Non è possibile darci il 5%. Noi consigliamo di darlo alla fondazione Cure 2 Children (05712190486). Le informazioni si trovano su http://www.cure2children.org/ telefonando al numero 320 9298693
Stefano Montanari
Il non voto...
Se pensate di votare il meno peggio, come dice Grillo sempre di peggio si tratta, allora forse meglio non votare, ma se qualcuno (chiunque esso sia) per voi è qualcosa di bello, che vi dà speranza, allora forse vale la pena votare (questo è il mio parere).
Vi riporto questa frase per farvi capire i rischi che corriamo:
"Se Berlusconi vince, assisteremo alla 'putinizzazione' dell'Italia", sostiene D'Arcais, "governerà cinque anni, cambierà la Costituzione, metterà la giustizia dalla sua parte, e dopo si trasformerà in presidente della Repubblica, si darà più poteri, avrà tutti i media a disposizione, i servizi segreti, la polizia, i carabinieri. Distruggerà la democrazia parlamentare per mettere su una democrazia presidenzialista".
Se ben ricordate Berlusconi aveva già espresso in passato la sua invidia per il modello americano, quindi il rischio riportato sopra, seppur remoto esiste.
Vi riporto ancora una volta l'attenzione su un piccolo partitino chiamato "Per il Bene Comune" il cui candidato premier è uno scenziato, Stefano Montanari (qui trovate il suo blog e qui il programma del partito) che ha tutta la mia stima.
Questo è quello che dice lui sul non voto:
giovedì 10 aprile 2008
Cos'è il signoraggio...
Il seguente è fatto a stile fumetto, descrive le cose in maniera semplice ma rende bene l'idea su tutto il processo:
Il seguente invece è della Gialappa's quindi un po' più divertente ed esplicito, proviamo a riderci su, anche se non c'è poi così tanto da ridere:
Le stranezze del nostro cervello
*TEST n. 1 *
È stato scoperto che il nostro cervello ha dei BUG! Segue un piccolo
esercizio di calcolo mentale. Questo calcolo deve essere fatto MENTALMENTE
e RAPIDAMENTE, senza usare calcolatrice o carta e penna! Sii onesto ... fai
i calcoli mentalmente...
Hai 1000,
aggiungi 40
Aggiungi ancora 1000
Aggiungi 30
e di nuovo 1000
Aggiungi 20
Aggiungi ancora 1000
e poi 10
Qual'è il totale???
La risposta sta più in basso
Il tuo risultato è 5000?????
La risposta esatta è 4.100!!!!!!!!!!
Se non ci credi ripeti i calcoli con la calcolatrice!
Ciò che accade è che la sequenza decimale confonde il nostro cervello,
che salta naturalmente al decimale più alto (centinaia anziché decine)
*TEST n. 2*
Rapido e impressionante: conta quante lettere "F" ci sono nel testo seguente
senza usare il mouse.
FINISHED FILES ARE THE RE- SULT OF YEARS OF SCIENTIFIC STUDY COMBINED
WITH THE EXPERIENCE OF YEARS
Hai contato? Leggi di sotto solo dopo aver contato le "F". OK?
Quante sono??? 3??? Forse 4???
Sbagliato! Sono 6!!!
Torna sopra e leggi ancora una volta! La spiegazione sta di seguito: il
cervello non riesce a processare la parola "OF". Da matti, no?
Chi conta tutte le "F" la prima volta è un GENIO! 3 è normale, 4 è raro, 5
ancora più raro, 6 quas i nessuno!
*TEST n. 3*
Sono diverso? Fai il test!
Qualche volta vi siete già chiesti se siamo proprio diversi o se pensiamo la
stessa cosa?
Fai questo esercizio di riflessione e troverai la risposta!
Segui le istruzioni e rispondi alle domande, una per volta, MENTALMENTE e il
più rapidamente possibile, ma non andare avanti senza aver risposto alla
precedente.E sorpre nditi con la risposta!!!
Adesso rispondi, una per volta: quanto fa?
15+6
3+56
89+2
12+53
75+26
25+52
63+32
Si, i calcoli mentali sono difficili, ma adessso viene il bello.
Sii persistente e prosegui.
123+5
Adesso: PENSA SUBITO AD UN ATTREZZO E AD UN COLORE!
Continua ancora a pensare ad un attrezzo ed un colore....
pensa
intensamente
Hai pensato ad un martello rosso, non è vero?????
Se no, fai parte del 2% della popolazione che è sufficientemente differente
per pensare ad altre cose.
Il 98% della popolazione risponde "martello rosso" quando sta risolvendo
questo esercizio.
Le sigarette fanno male...
Traete voi stessi le conclusioni sulla loro dannosità e a tutti i fumatori che vogliano smettere và il mio più grosso in bocca al lupo!
Per chi ha già provato ma non c'è riuscito, la prossima volta non "PROVATE A SMETTERE" di fumare, aspettate il momento giusto in cui in voi le motivazioni sono forti e SMETTETE di fumare.
mercoledì 9 aprile 2008
Normalità...
Raymond Moody
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In my experience as psychiatrist i learnt to know
"normal"
Raymond Moody
Non mangiare carne, và in bici,...
Il dossier emesso nel 2007 dall’IPCC sottolinea infatti “l’importanza di cambiare stile di vita” per combattere il riscaldamento globale. Il direttore dell’IPCC, coerentemente vegetariano lui stesso, afferma anche: “E’ qualcosa che l’IPCC ha avuto paura di affermare prima, ma ora l’abbiamo finalmente detto”.
E continua chiedendo: “Per favore, mangiate meno carne, la carne e’ un prodotto ad altissimo consumo di carbonio” e sottolinando anche che alti consumi di carne sono dannosi per la salute.
Il Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione (NEIC) plaude a questa presa di posizione: “Ricordiamo che recenti studi pubblicati sul Lancet hanno mostrato che le emissioni di gas serra causate dal settore agricolo sono pari al 22% del totale; come percentuale questa simile a quella dovuta all’industria e maggiore di quella dovuta al settore dei trasporti. L’allevamento di bestiame (compresa la coltivazione del mangime e il trasporto) contribuisce per l’80% al totale del settore agricolo.”
Rajendra Pachauri ha inoltre ricordato che la produzione di un kg di carne causa emissioni equivalenti a 36,4 kg. di biossido di carbonio e che l’allevamento e il trasporto di animali richiede, per un kg di carne, la stessa energia richiesta per mantenere accesa una lampadina di 100 Watt
per quasi 3 settimane.
Oltre a questo ha raccomandato di usare meno la macchina e andare in bicicletta, e di essere consumatori “frugali”, intendendo con questo di non comprare qualcosa solo perche’ “esiste”, ma comprare solo quello che ci serve davvero.
“Lo scenario e’ piuttosto triste - se il genere umano non fa nulla, il cambiamento climatico avra’ impatti molto seri” ha dichiarato alla conferenza stampa di Parigi.
Il meeting di Bali ha definito un accordo globale per la riduzione delle emissioni del biossido di carbonio dovute ad attivita’ umane, e la cosa positiva e’ che per la prima volta da quando si e’ iniziato a tenere dei
meeting internazionali sull’argomento - nel 1994 - nessuno ha contraddetto i risultati presentati dall’IPCC, e quindi si accetta finalmente che il problema esiste ed e’ grave.
Conclude il Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione: “E’ bene che finalmente si affermi che per quanto riguarda l’impatto sull’ambiente il comportamento personale e’ importante, e in particolare le nostre scelte alimentari. La massa di evidenze in merito non si puo’ ormai contraddire, cosi’ come i risultati dell’IPCC sulla necessita’ di un cambiamento drastico sia a livello governativo che a livello personale.
Meno alimenti animali, una alimentazione a base vegetale, e’ la scelta piu’ potente che ciascuno puo’ fare per fermare il riscaldamento globale ed evitare un tragico spreco di risorse”.
NEIC - Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione
Il signoraggio monetario
Ah, se la gente sapesse come viene creato il denaro farebbe la rivoluzione prima di domattina“
“Ah, se la gente sapesse come viene creato il denaro farebbe la rivoluzione prima di domattina“. Questa frase è attribuita a un esponente della famiglia Rotschild, la potente stirpe di banchieri. Se la gente sapesse dunque… Ma cosa dovrebbe sapere, e invece non sa?
Quasi ogni giorno i nostri governanti ci ammoniscono, con aria greve, sul tremendo debito pubblico (cioè di tutti) che grava sul nostro paese. Per questo il governo, ci dicono, deve imporre ai cittadini una pesante tassazione.
Ma che cos’è questo debito pubblico? Chi l’ha creato, e perché? Il debito pubblico, che pesa su tutti gli italiani, è stato creato dagli stessi governanti che poi ci impongono le tasse. Ma con chi siamo indebitati, a chi dobbiamo esattamente questa montagna di denaro?
Li dobbiamo sostanzialmente alle banche o, meglio, al sistema bancario. Sembra incredibile ma, grazie al cosiddetto signoraggio, si è messo in piedi un sistema infernale grazie al quale le banche centrali, che sono società private a scopo di lucro, come la nostra Banca d’Italia di proprietà delle banche stesse, creano denaro dal nulla “prestandolo” allo Stato.
Quello che lascia interdetti è che la banca centrale non fa pagare allo Stato il costo del biglietto di stampa più una giusta percentuale di guadagno (come se fosse una specie di tipografia insomma), bensì il valore nominale del biglietto più gli interessi! Cioè stampa un biglietto da 100 euro, del valore di pochi centesimi dovuti al costo di carta e stampa, e lo “presta” allo Stato come se quel biglietto creato dal niente valesse veramente 100 euro!
E come se non bastasse, la banca pretende indietro dallo Stato anche gli interessi. Cosicché lo Stato si indebita con quel biglietto del valore di pochi centesimi per ben 102,5 euro, ovvero 100 euro +2,5 euro di interessi.
Sembra una follia, pare pazzesco eppure è così: la banca centrale stampa moneta dal nulla e se ne attribuisce la proprietà! Ma la moneta non appartiene alla banca, che la crea dal nulla, ma dovrebbe appartenere allo Stato e a tutti i cittadini. Ecco come si indebita lo Stato, ecco perché tutti noi siamo indebitati fino al collo con le banche senza saperlo. Paghiamo salate tasse pensando di pagare i servizi dello Stato, invece paghiamo in sostanza per colmare l’incolmabile buco del debito pubblico con le banche.
Ma non è finita: grazie alla “riserva frazionaria” le banche possono moltiplicare il denaro, cioè possono prestare più denaro di quel che hanno in cassa, lucrando ancora una volta sugli interessi e moltiplicando la massa di denaro che possono gestire per i loro interessi.
Per legge infatti la banca deve tenere in cassa solo una piccola percentuale sui depositi, che di solito si aggira intorno al 5%. Significa che su 100 euro in deposito, 5 euro li deve tenere in cassa e gli altri 95 li presta lucrando sugli interessi. Questo meccanismo fu messo a punto considerando che gli investitori utilizzano, di volta in volta, solo una piccola parte dei loro depositi.
Questo significa che esiste una massa gigantesca di “denaro virtuale”, immateriale poiché scritto con dei numerini su un computer, che è molto superiore ai depositi: ed è per questo che nel 1929 si verificò il crollo di Wall Street quando i risparmiatori, ritirando in massa i loro soldi in seguito al crollo di alcuni titoli, provocarono la caduta a catena delle banche e del sistema bancario americano, in una crisi finanziaria che si riversò poi su scala mondiale.
Per la stessa ragione il governo argentino decise di bloccare i depositi bancari dei risparmiatori nella crisi economica del 2001-2002 (blocco giudicato anticostituzionale dalla Corte), per frenare la fuga dei capitali e il crollo del sistema bancario argentino, così com’era avvenuto nel crack di Wall Street.
Ma è un sistema economico sano quello per cui le banche americane speculano coi mutui subprime e come conseguenza vanno in fumo migliaia di miliardi in tutto il mondo, e qui in Italia aumentano i mutui per la casa? Vi siete mai chiesti perché le banche sono ormai padrone di tutto? E’ ovvio: sono gli unici soggetti che possono creare denaro dal nulla. Pochi speculatori della finanza sono in grado di sconvolgere l’economia mondiale impoverendo milioni di persone in tutto il pianeta.
Disse una volta M. A. Rothschild: “Permettetemi di controllare il denaro di una nazione e me ne frego di chi fa le leggi”. Ogni Banca Centrale (che è privata e posseduta da banche private) controlla il proprio governo tramite la capacità di condizionare i prestiti al Tesoro, di manipolare i tassi di cambio, d’influire sul livello delle attività economiche nazionali e di fare pressioni sui politici compiacenti tramite elargizioni mirate nel mondo degli affari (compravendita di aziende, privatizzazioni di aziende pubbliche, fusioni eccetera). E’ una gigantesca partita di giro nella quale più soldi girano e più lo Stato, cioé tutti i cittadini, si indebitano col sistema bancario.
Si è instaurato un sistema folle che tramite le banche private controlla completamente il denaro pubblico di tutti i cittadini, ai quali è sottratto il potere monetario e quindi la capacità di decidere i cambiamenti della loro vita.
Grazie al debito pubblico il sistema bancario è padrone delle nostre vite, il “cravattaro” occulto che strangola il paese grazie al signoraggio: è il grande usuraio che tiene per la gola ogni cittadino grazie alle tasse imposte dai governanti.
“Tra chi fonda una banca e chi la rapina non c’è nessuna differenza” disse Bertold Brecht.
Per il Bene Comune...
Prendi in considerazione il tuo voto Per il Bene Comune
Tempo fa, avrei tanto voluto vedere alle elezioni un partito con questo signore premier e finalmente questo sogno si è avverato ma solo dopo una lunga lotta con la casta che ha fatto il possibile per non farlo candidare.
Finalmente potrò votare una persona che stimo da cui mi sento rappresentato.
Riporto una sua intervista sulla storia di questo partito:
Dott. Montanari che progetto ha il suo partito?
Intanto bisogna capire come è nato PER IL BENE COMUNE. Da almeno un anno mi capitava di leggere documenti firmati dal senatore Fernando Rossi di cui ignoravo tutto. Ciò che Rossi scriveva a proposito dell’ambiente era intriso di buon senso e, per questo, mi capitava di pubblicare i suoi atti ufficiali su www.stefanomontanari.net che è il mio blog. Poi, un giorno, vengo a sapere che l’hanno buttato fuori dal suo partito (Comunisti Italiani) perché si era permesso di votare contro la continuazione della nostra guerra in Afghanistan, cosa, peraltro, che il suo partito aveva preteso a gran voce per poi effettuare un italico voltafaccia appena arrivato al governo. Qualche tempo dopo, leggo un altro atto ufficiale di Rossi, mi piace e gli scrivo, chiedendogli se vuole una mano. Da lì è cominciata la nostra amicizia e così è nato PER IL BENE COMUNE. Il programma definitivo sarà pubblicato entro pochissimi giorni, ma l’ambiente sta in testa a tutto perché, ed è una regola della Natura, se distruggi l’ambiente in cui vivi sei destinato ad estinguerti. Dunque, è questo il problema numero uno.
Non si apparenta con nessuno e che speranze avete?
Impossibile apparentarsi. Noi non abbiamo colorazioni paleo-politiche (comunisti, fascisti, liberali storici, democristiani… Tutta roba da dinosauri, ormai sepolta dalla storia), non abbiamo interessi economici o di potere, non siamo quelli che distribuiscono pensioni indebite o posti di lavoro in cui il lavoro non c’è ma c’è uno stipendio, salvaguardiamo l’ambiente senza compromessi, pretendiamo di vedere come sono spesi i nostri soldi… Insomma, chi troviamo che voglia stare con noi? Noi siamo dei rompiscatole! E, difatti, si è cercato in ogni modo di impedirci di partecipare alle elezioni senza esitare, per questo, a ricorrere ad un rosario incredibile d’illegalità, calpestando anche senza ritegno la costituzione oltre a tacitare tutti i mezzi d’informazione. Alla fine, ce l’abbiamo fatta noi, ma mi aspetto altri colpi mancini. Le speranze? Beh, in un paese normale non ci sarebbe bisogno di noi perché ciò che sosteniamo è naturalmente condiviso da tutti i partiti o quasi. In Italia il voto si dà per abitudine, per motivi di tifo o perché arriva qualcosa in cambio, magari piccolissimo, ma la speranza che arrivi c’è. Qui, noi siamo scoperti, perché siamo persone per bene e non ce la facciamo a fare porcherie. La speranza nostra è, naturalmente, quella di avere il consenso delle persone come noi e di riuscire ad arrivare in Parlamento per il bene di tutti. Per inciso, per dimostrare di non avere interessi di poltrona, Nando Rossi si candida per il Senato dove lo sbarramento è dell’8%, una quota per noi realisticamente irraggiungibile.
Che ne dice dell’appello che vari intellettuali ambientalisti, penso ad Andrea Masullo , Federico Valerio ed altri fanno per la Sinistra Arcobaleno?
L’Italia è un paese strano, un paese non di sportivi ma di tifosi e, quel che è un po’ peggio, di tifosi del calcio. E al tifoso del calcio non interessa se la sua squadra vince perché compra l’arbitro. L’importante è che vinca. Machiavelli? A me dà una leggera nausea, ma se vogliamo nobilitare a tutti costi… Comunque, venendo agli Arcobaleno, Bertinotti non sa nulla di ambiente, se si eccettua quello dei salotti parigini, né gl’importa qualcosa, e quanto alla vocazione democratica del suo partito, basta dare un’occhiata a come si è comportato quando si è tentato d’imbavagliarci: loro erano tutti monolitici in prima fila con una faccia di bronzo da far paura. Ma i più pericolosi, sempre restando in argomento ambiente, sono i Verdi. Se a Roma Pecoraro pigola per proteggere l’ambiente, in periferia i suoi fanno di tutto. Basta guardare a Bolzano, a Ferrara, in Toscana, in Puglia e in tantissime altre zone: lì sono proprio i politici locali verdi a sostenere a gran voce i progetti più aggressivi per l’ambiente, inceneritori in testa. Da notare che i Verdi sono molto appetibili per i vari devastatori dell’ambiente a scopo di lucro, potendo usare la loro casacca come garanzia presso i cittadini ignari, che sono la stragrande maggioranza, che le loro porcherie sono innocue. Anzi, magari fanno pure bene. Quanto a Valerio e a Masullo, temo che il loro schieramento politico li faccia agire da tifosi e non da scienziati. Noi di PER IL BENE COMUNE non facciamo sconti né eccezioni: se incenerire fa male, fa male e basta. Se uno è incoerente, è incoerente e basta.
Qualche notizia sulle candidature del suo movimento?
Stiamo allestendo la formazione. Io sono candidato premier e capolista in diverse regioni e per gli altri si deciderà a brevissimo. Si tratta, comunque, di persone provenienti dalle più varie filosofie politiche ma unite dalla comune onestà e impegnate a portare a riva questa nave senza nocchiero in gran tempesta, come avrebbe detto Dante. Aggiungo che siamo tutti dispiaciutissimi che non sia possibile esprimere preferenze come pretende la Costituzione.
In questa difficolta dei senza partito ritiene vincente il suo messaggio
Noi costituiamo l’unica possibilità di alternativa a un sistema di partiti rumorosamente divisi sulle bazzecole e uniti come la Banda Bassotti sui grandi temi. Dove c’è da mangiare a sbafo a spese nostre, e mi riferisco, tra l’altro ma non solo, a TAV, nucleare, rete d’inceneritori e quant’altro, i colori si annullano: tutti per uno, uno per tutti come i moschettieri. Io non so se il messaggio sarà vincente, però esiste e chi non se la sente di continuare a lasciare che una casta politica cristallizzata e rapinosa continui ad imperversare, oggi una possibilità ce l’ha. Chi vota per i vecchi, se l’è voluta. Chi non vota, proclama: “Fate di me ciò che volete.” Se non dovessimo ottenere consensi, significherà che tutti coloro che mi scrivono, mi telefonano o vengono nel mio laboratorio per chiedermi di andare nella loro città perché è la più inquinata d’Italia, perché da nessuna parte ci sono cancri come lì, perché i bambini sembrano degli ectoplasmi, perché non si respira per il fetore, avevano scherzato e di me non c’è alcun bisogno. Da un certo punto di vista, questo mi metterebbe l’anima in pace e potrei permettermi di lavorare come fanno tutti, senza preoccuparmi dei problemi altrui.
Come vi muoverete nei prossimi giorni?
Cercheremo di renderci visibili, di rendere noto che esistiamo. Radio, TV e giornali ci tengono accuratamente imbavagliati e questo ci mette in una certa difficoltà, perché andare alle elezioni assomiglia tristemente a vendere un prodotto qualunque e se non dici in TV che il tuo detersivo lava più bianco, nessuno se ne accorge. Al di là delle riunioni che faremo, contiamo sul tam tam della rete. Funzionerà? Se gl’Italiani non saranno pigri, sì. Altrimenti, sarà tutto come prima e sentiremo all’infinito le solite, stantie, irritanti lamentele da bar di chi dà le chiavi di casa ai ladri e poi piagnucola se trova la casa svaligiata.
La Via...
se prima hai il coraggio di perderala.
Tiziano Terziani
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You will get at the Way...
if before you have the courage to lose it.
Tiziano Terziani
Qual è la verità della Bibbia?
"Chi ha ucciso un bue è come se avesse ammazzato un uomo."
Isaia, 66. 3Molte sono le interpretazioni del messaggio della Bibbia, come molta è la confusione che esso ha generato, genera e genererà. Chi mangia carne, sostiene che anche Cristo ne facesse uso. Chi è vegetariano, sostiene invece che non solo Cristo non mangiasse carne, ma che Dio stesso ne proibisce l'uso, in tutti i casi. Da quale parte si trova la verità? E' ovvio - e su questo punto sono sicuro che tutti la pensino in egual maniera - che sia solo una la verità che la Bibbia intende comunicare ai suoi lettori. E' inammissibile e incoerente che possano coesistere due verità: una escluderebbe automaticamente l'altra.
Analizziamo alcuni passi della Sacra Bibbia, partendo dal Vecchio Testamento. Il Vecchio Testamento è il punto di partenza migliore per intraprendere uno studio su cristianesimo e vegetarianesimo. Il Vecchio Testamento parla soprattutto degli ebrei che ricevono le legge di Dio e che in seguito vengono puniti da Dio per averla infranta.
Senza dubbio, il passo più importante per chi sostiene la tesi vegetariana è questo:
Poi Dio disse: "Ecco, Io vi dò ogni erba che produce seme e che
è su tutta la terra, e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme;
saranno il vostro cibo. A Tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli
del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito
di vita, Io dò in cibo ogni erba verde." E Dio vide quanto aveva fatto,
ed ecco, era cosa molto buona. (Genesi, 1. 29,31)
Sembra piuttosto chiaro il messaggio di Dio, il quale "dona" agli uomini e agli animali (posti sullo stesso piano, badate bene) ogni erba che produce seme ed ogni erba verde, così come ogni albero in cui c'è frutto che produce seme. Non sembra affatto nelle sue intenzioni permettere agli uomini di fagocitare immotivatamente la carne degli animali.
Se Dio aveva considerato "molto buone" le sue prescrizioni originali riguardo al cibo, perché avrebbe aggiunto in seguito tante istruzioni sul mangiare carne? Alcuni sostengono, infatti, che nella Genesi 9. 3, la Bibbia permette agli uomini di mangiare carne: "Ogni cosa vivente che si muove sarà cibo per te". Ma molti dimenticano - o vogliono dimenticare, per convenienza - che era in occasione del diluvio universale, quando a Noè veniva offerto un espediente per superare un momento particolarmente difficile, poiché tutta la vegetazione era stata distrutta. Dio, quindi, diede senza dubbio a Noè il permesso - non il comandamento - di mangiare carne. Infatti, nel verso immediatamente seguente - Genesi 9. 4 - dopo aver dato il permesso di mangiare tutto ciò che si muove, Dio ci ricorda ancora una volta che idealmente non dovremmo mangiare carne, o almeno non il suo sangue (che poi è la stessa cosa): "Ma non dovreste mangiare la carne, con la sua vita, cioè il sangue". Inoltre, il verso successivo afferma con chiarezza che chi uccide gli animali sarà a sua volta ucciso da quelle stesse creature: "E io reclamerò la tua vita per mano di ogni creatura da te uccisa..."
In realtà. alcuni studiosi osservano che quando a Noè viene concesso di mangiare qualsiasi cosa si muova, l'esatto termine greco impiegato dal Septuagint è herpeton, che letteralmente significa "rettile". Quindi, in una situazione in cui non era possibile trovare altro cibo, Dio diede a Noè il permesso di mangiare crostacei e molluschi, come vongole, abalone, aragoste e lumache. Questa puntualizzazione sembra più coerente con la Genesi 9. 4, che proibisce a Noè di mangiare animali con il sangue (gli era stato dato il permesso solo per animali a sangue freddo), e comunque solo come concessione temporanea.
I Cinque Libri di Mosè portano un altro esempio di quando Dio, come concessione temporanea, permise agli Israeliti di mangiare carne, ma anche allora si trattava di circostanze disastrose. Dopo essere fuggiti dall'Egitto, gli Israeliti vagarono quarant'anni nel deserto. Dio provvide loro il cibo nella forma della manna ("il sostegno della vita"), una miracolosa sostanza vegetale che contiene tutti gli elementi necessari a sostenere la vita. Gli israeliti però si stancarono della manna, racconta la Bibbia, così Dio fece in modo di dare ai figli di Israele della carne sotto forma di quaglie. Perché quaglie? C'era forse qualche insegnamento nascosto che Dio voleva comunicare? Numeri 11. 18,34 contiene la risposta. Nel verso 20 Dio dice loro di "mangiare la carne finché vi uscirà dalle narici e ne sarete nauseati...". Il verso 33 riferisce "prima ancora che avessero la carne tra i denti, una grave pestilenza li colpì". Quindi è vero che cambiarono cibo come desideravano, ma è altrettanto vero che Dio era scontento della loro scelta, poiché Dio - com'è logico - poneva e pone uomini e animali sullo stesso identico piano, essendo entrambe "sue" creature, ed avendo entrambe il medesimo diritto di vivere serenamente l'intero arco di vita terreno.
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(English version)
Which one is the truth in the Bible?"Who have killed a ox is like if he would have killed a man "
Who eat meat, sustain that also Christ did it. Who is vegetarian, sustain on the contrarty that not only Christ didn't eat meat, but that God Himself forbid the use of meat, in any case. Where is the truth?
It is obvious - and on this point i'm sure that everybody think in the same manner - that there is only one truth that the Bible want to comunicate to its reader. It is inadmissible and incoherent that maight coexist two truth: one would automatically exclude that other.
Let's analyse some passages of the Holy Bible, starting from the Old Testament. The Old Testament is the best starting point to begin a studying on the Christianity and vegetarianism.
The Old Testament talk most of all about Jewess that receive the God's law and afterwards they have been punished to have infringed it.
Without doubt, the most important passage for who support the vegetarian theory is this:
And then God said: "I give you every grass that produce seed and that
they will be your food. To all wild animals, to all birds
of the sky and to all the beings that grovel and in which there is breeze
of life, I do give as food every green grass." And God saw what he had done,
and well, it was a good thing. (Genesis, 1. 29,31)
If God have considered "very good" His original ordinance about food, why He would have added later on a lot of instruction about to eat meat?
Some sustain, in fact, that in Genesis 9.3, Bible allow to man to eat meat: "Every living thing that it move will be food for you". But many forgot - o want to forgot, because of convenience - that it was in occasion of the Deluge, when to Noè was offered an expedient to overcome a paritcular difficult time, as all vegetation was destroyed, God, therefore, gave without doubt to Noè the authorization - not the commandment - to eat mean.
----WORK IN PROGRESS--- (as soon as possible i'll translate the rest)
"Maxi-beatificazione a San Pietro
Alla gloria degli altari 498 martiri spagnoli, molti dei quali vittime della Guerra Civile. Rissa a Sant'Eugenio
CITTÀ DEL VATICANO - Maxi-beatificazione a Roma. Uno stuolo di celebranti in abiti liturgici purpurei, presieduti dal cardinale Josè Saraiva Martins ha partecipato in piazza San Pietro alla cerimonia per la beatificazione di 498 martiri spagnoli uccisi negli anni 1934, '36 e '37. Inni sacri in spagnolo si sono levati dalla piazza mentre i celebranti prendevano posto. Il cardinale Saraiva, delegato dal Papa a questo rito, ha celebrato in spagnolo. In piazza circa 40mila persone. L'arazzo sulla facciata della Basilica di San Pietro in ricordo dei 498 martiri spagnoli uccisi negli anni 1934 , '36 e '37 (Ansa)
CERIMONIA RECORD - Si tratta della più numerosa cerimonia di beatificazione nella storia della Chiesa. A rappresentare il Governo spagnolo, in piazza San Pietro, c’è il ministro degli Affari esteri spagnolo Miguel Moratinos. E poi 75 vescovi provenienti dalle 70 diocesi spagnoli e 3 cardinali (Antonio Maria Rouco Valera, di Madrid; Antonio Canizares Llovera, di Toledo, Carlos Amigo Vallejo di Siviglia), oltre ai due cardinali eletti.
RISSA - Poco lontano da San Pietro però, sul sacrato della chiesa Sant'Eugenio frequentata da fedeli dell'Opus Dei in via delle Belle Arti, un gruppo di manifestanti dei centri sociali ha protestato contro la beatificazione affiggendo uno striscione («Chi ha ucciso, torturato e sfruttato non può essere beato») con alcuni pannelli del Guernica di Picasso e gettando vernice rossa in strada. Quando i fedeli cattolici sono usciti dalla chiesa, al termine della funzione religiosa, la protesta ha provocato la loro ira. Una trentina di fedeli ha urlato e strappato lo striscione e fatto a pezzi la riproduzione del celebre dipinto. Tra fedeli e manifestanti è scoppiata la rissa. Una persona è stata fermata e cinque manifestanti sono stati identificati . «Non sapevamo nulla della manifestazione che è stata organizzata davanti alla basilica mentre veniva celebrata la messa delle famiglie, alle ore 11. Siamo completamente favorevoli alla libertà di espressione» ha detto don Nicola Zenoni, viceparroco della Chiesa di Sant’Eugenio."
Altra riflessione che mi viene in mente è: bell'esempio ci danno i cattolici del loro credo, di solito ci si ricorda la domenica quando è l'ora di andare alla messa di essere cattolici e oltretutto come si esce dalla chiesa sembra finito il proprio dovere di cattolico...proprio bello.
Voglio ricordare anche che Papa Giovanni Paolo II ha creato 1338 beati e 482 santi (alla ragguardevole media di quasi 50 beati e 18 santi all’anno)!!! Più di quanti la chiesa ne avesse creato fino al suo pontificato...mah...
Riporto qui di seguito alcuni santi:
S. AGOSTINO (354-430):
dottore della Chiesa, tale probabilmente per la sua morale estremamente ristretta, tanto che definì il piacere sessuale «marciume» e «pus nauseabondo». Peccato che il personaggio fino alla mezza età si sia dato alla lussuria più sfrenata: già concubino, si fidanzò con una bambina di dieci anni e si scelse un’amante più anziana. Fu anche uno dei primi a sostenere che la Chiesa poteva pure uccidere in nome dei propri scopi.
S. CIRILLO D’ALESSANDRIA (370-444):
vescovo di Alessandria d’Egitto, espulse gli ebrei dalla città e ne saccheggiò i templi. Fu il mandante dell’assassinio della filosofa Ipazia, straziata da decine di monaci con delle conchiglie appuntite, e il propugnatore del culto mariano al concilio di Efeso, diffuso anche grazie alla distribuzione di enormi quantità di denaro.
S. ROBERTO BELLARMINO (1542-1621):
un altro dottore della Chiesa. Inquisitore, al suo attivo la condanna di Galileo, la detenzione di Tommaso Campanella, il rogo di Giordano Bruno. Per queste lodevoli iniziative morì in odore di santità, il suo corpo fu sezionato pubblicamente e distribuito ai fedeli suddiviso in piccoli brandelli di carne.
JOSÉ MARIA ESCRIVÀ DE BALAGUER (1902-1975):
fondatore dell’Opus Dei, l’organizzazione cattolica integralista soprannominata “Santa mafia…”, ramificatasi come una piovra in tutto il mondo. Escrivà la fece diventare importante grazie alla presenza diretta nei governi del dittatore spagnolo Francisco Franco, per il quale organizzò appositamente un ritiro spirituale. Il suo personale piano di santità prevedeva tre punti: «santa intransigenza, santa coazione e santa faccia tosta». Le sue manie di grandezza lo spinsero ad acquistare il titolo nobiliare di marchese.
Santificato infine durante una cerimonia con gran sfilata di notabili (l’opposto di San Pio, creato santo a uso della gente semplice) in Vaticano il 6 ottobre 2002, con il nome di SAN JOSÉ MARIA ESCRIVÀ DE BALAGUER.
Infine voglio riportare una chicca: secondo uno studio del 1971, il 78 per cento dei santi era appartenuto, in vita, a classi alte (nobili e patrizi), il 17 per cento a classi medie (borghesi), e solo il 5 per cento a quelle basse. Alla faccia di quanto predicato da Gesù «beati gli ultimi», a questo punto ripongo la domanda con qualche dubbio in più e ne aggiungo anche altre:
siamo sicuri che erano tutti beati e santi quelli proclamati dalla chiesa cattolica???
Non dovrebbe essere compito di qualcun'altro ben più in alto della chiesa proclamare santi?
A cosa portano tutti questi santi?
Non è mia intenzione attaccare la chiesa cattolica anche se l'ho fatto in quanto ho riportato sopra, e me ne scuso per quanto di buono c'è anche all'interno della chiesa cattolica, ma quando vedo cose strane o non coerenti con le loro prediche, mi piace dirlo.
Date un'occhiata a questo video è molto interessante e bisogna saperle certe cose!
Un saluto a tutti.
Consumo consapevole
Consumo consapevole
La politica la facciamo tutti i giorni,scegliendo cosa comprare; scegliendo a quale societa’ dare i nostri soldi,facendo la raccolta differenziata dei rifiuti,scegliendo come vestirci o cosa mangiare.
E’ facile manifestare,parlare di liberta’ e democrazia,ma parte tutto dalle piccole scelte quotidiane. Bisogna cambiare mentalita’ per cambiare il mondo.
Esempio, LE UOVA!!!
Il codice stampato sopra le uova ci da’ tantissime informazioni e saperlo leggere ci fa’ capire e indirizzare le nostre scelte. CONSUMO CONSAPEVOLE!!!
Il primo numero del codice indica come vengono allevate le galline,e’ molto importante saper riconoscere il tipo di allevamento.
Vi indico i possibili numeri e la loro spiegazione:
numero ‘0′ ALLEVAMENTO BIOLOGICO:
Le galline possono razzolare liberamente sia all’esterno,che all’interno di un capannone. Ogni gallina ha a disposizione dieci metri quadrati di spazio. Il terreno all’aperto deve essere ricoperto da un manto erboso e deve avere un piccolo stagno. Nel pollaio ci sono anche dei galli. Le razze scelte sono tra le piu’ robuste e quindi meno esposte a malattie.Il mangime e’ biologico e la filiera e’ controllata da enti privati. (FANNO LA BELLA VITA!!!)
numero ‘1′ ALLEVAMENTO ALL’APERTO:
Le galline possono muoversi all’aperto per alcune ore. Ogni gallina ha a disposizione quattro metri quadrati di spazio per muoversi.Il terreno all’esterno deve sempre essere coperto da vegetazione. Le uova possono essere covate in nidi o per terra; verranno raccolte succesivamente.
numero ‘2′ ALLEVAMENTO A TERRA:
Anche in questo caso,le galline ovaiole si muovono liberamente,ma in un ambiente chiuso. Ci sono sette animali per metro quadrato e parte del pavimento deve essere cosparso di granaglie.L’illuminazione e’ sempre artificiale e nei capannoni meno arieggiati si puo’ svilluppare un’alta concentrazione di ammoniaca,rendendo le galline aggressive. Per non farsi male gli viene tagliata una parte del becco.
numero ‘3′ ALLEVAMENTO IN GABBIA(o batteria):
Le galline vengono allevate esclusivamente in gabbia.In un metro quadrato ce ne possono stare 18.NON HANNO LO SPAZIO PER MUOVERSI!!.La luce e’ sempre artificiale e tenuta accesa piu’ del dovuto,per aumentare la produzione.Ogni animale ha a disposizione una vaschetta di dieci centimetri per mangiare e bere. L’ALLEVAMENTO ULTRA INTENSIVO COSTRINGE 40 MILIONI DI GALLINE A VIVERE IN GABBIE MOLTO PICCOLE. Le galline ovaiole sono soggette a virus e a gravissime patologie.Dal 1999 al 2000 sono stati abbattuti in Italia 17 milioni di volatili. Questo allevamento verra’ abolito nel 2012. (VEDI APPROFONDIMENTO)
Le uova che mangiamo sono prodotte in Italia(nel codice troverai ‘ IT ‘) e il 97% degli allevamenti e’ di tipo ‘ 3 ‘.
Guarda questo volantino e magari informa altra gente.
Alla coop per esempio,si trovano le uova con il codice ‘2′.
FONTI:
http://www.sportmedicina.com/uovo_fresco.htm
http://www.centroconsumatori.it/43v377d756.html
http://alessios4.blogspot.com/2007/02/significato-codice-uova-attenzione-al.html
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(English version)
Meaning of the labels in the picture of the egg:
"Tipo di allevamento di galline" = Type of farming of chikens
"Codice del comune" = Code of municipality
"Paese di produzione delle uova" = Country of production of eggs
"Sigla della provincia" = Initial of the province
"Codice dell'allevamento di deposizione" = Code of the deposition
We make politics every day, chosing what to buy, chosing to which company to give our money, making separate collection of rubbish, chosing how to dress and what to eat.
It is easy to manifest, to talk of freedom and democracy, but all begin from small daily chosing. It need to change mentality to change the world.
For example, THE EGGS!
The printed code up to the eggs give us a lot of information and to know how to read it make us to understand and to address our chosing. AWARE CONSUMPTION!!!
The first number of the code indicate how chickens are reared, and it is very important to know how to recognize the type of farming.
I indicate you the possible numbers and their explenation:
number "0" BIOLOGICAL FARMING:
Chickens can scratch about freely either outside that inside of an hangar. Each chicken has on hand ten square meters of space along. Ground outside must always be covered by a grassy mantle and must to have a small waterhole. In the poultry house there are also cocks. The chosed breeds are the most robust therefore the less exposed to illness. Feedstuff is biological and the weavinf factory is checked by private body. (In short, THEY LIVE UP!!!)
number "1" THE OUT-OF-DOORS FARMING:
Chickens are free to move out of doors for some hours. Each chiken ha on hand four square meters of space to move along. Ground outside must always be covered by vegetation. Eggs can be sit on in nests or on the ground; they will be catched afterwards.
number "2" ON THE GROUND FARMING:
Also in this situation, chickens can move freely, but in a closed ambient. There are seven animals per square meter and part of the floor must be strewn with grit. The lighting is always artificial and in less aired hangar it can develop an high concentration of ammonia, making chikens aggressive. Not to come to grief it is cutted a part of the beak.
number "3" COOP FARMING:
Chikens are reared exclusively in hen-coop. In a quare meter there can be 18 chikens. THEY HAVEN'T SPACE TO MOVE ALONG!!. The light is always artificial and is kept alight more than the due, to increase production. Each animal has on hand a small basin of ten centimeters to eat and to drink. THE ULTRA INTENSIVE REARING FORCE 40 MILLION OF CHIKENS TO LIVE IN VERY SMALL HEN-COOP. Good layer chikens are subject to virus and dire patology. Since 1999 to 2000 have been destroyed in Italy 17 million of winged. This type of rearing will be abolished in 2012.
Eggs that we eat in Italy are produced in Italy (in the code you will find "IT") and the 97% of farming is of the type "3".
Gandhi
- Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere.
- Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere.
- Il capitale non è malvagio in sé; è il suo uso sbagliato che è malvagio. Il capitale, in una forma o un'altra, sarà sempre necessario.
- Il presidente è il primo dei servitori.
- Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
(English version)
I cite some sentence of Gandhi i like a lot, a great man that has all my respect and admiration.
- There are things for which i'm ready to die, but there is no one for which i would be ready to kill.
- We must become the changing that we want to see.
- The capital is not evil in itself; it is its wrong use that is evil. The capital, in one form or in another, will be always necessary.
- The president is the first of the servant.
Live like if you should die tomorrow. Learn like if you should live forever.
La predica di San Francesco
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(Bruno Ferrero, C'è qualcuno lassù)
Un giorno, uscendo dal convento, san Francesco incontrò frate Ginepro. Era un frate semplice e buono e san Francesco gli voleva molto bene.
Incontrandolo gli disse: «Frate Ginepro, vieni, andiamo a predicare».
«Padre mio» rispose, «sai che ho poca istruzione. Come potrei parlare alla gente?».
Ma poiché san Francesco insisteva, frate Ginepro acconsentì. Girarono per tutta la città, pregando in silenzio per tutti coloro che lavoravano nelle botteghe e negli orti. Sorrisero ai bambini, specialmente a quelli più poveri. Scambiarono qualche parola con i più anziani. Accarezzarono i malati. Aiutarono una donna a portare un pesante recipiente pieno d'acqua.
Dopo aver attraversato più volte tutta la città, san Francesco disse: «Frate Ginepro, è ora di tornare al convento».
«E la nostra predica?».
«L'abbiamo fatta... L'abbiamo fatta» rispose sorridendo il santo.
Se hai in tasca il profumo del muschio non hai bisogno di raccontarlo a tutti. Il profumo parlerà in tua vece.
La predica migliore sei tu.
Qualche risata
Attending to you, could this prove the teory of reincarnation???
La prima volta
Il diavolo...un paradosso
In greco "scissione" si dice "diabolé", e il suo contrario "symbolé" che significa "riunione".
E' interessante notare l'etimologia della parola che fa interpretare la parola Diavolo come il "divisore", colui che divide.
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First paradox of history is the birth of Devil from God, that is the evil from the wll.
In Greek "division" is "diabolé" (in italian Diavolo is Devil) and his contrary is "symbolé" that is mean "reunion".
It is interesting to notice the etymology of the word that make to interpreate the word Devil (Diavolo in italian) as the partition, he who divide.
Cos'è la realtà?
(Chuang Tzu)
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(English)
"At a previous time, Chuang Tzu dreamt he was a flying butterfly and was sutisfied of it, without to know to be Chuang Tzu. Then immediatly woke up, and discovered with surprise to be Chuang Tzu. After that, he didn't know anymore if he was dreaming to be a batterfly, or if he was a batterfly dreaming to be Chuang Tzu."